Il prodotto
Prosciutto Cotto San Giovanni
Prosciutto cotto prodotto secondo tradizione emiliana
Codice:
78045
Paese e Luogo di Origine:
Italia - Emilia Romagna
Peso:
11,5 kg circa
Ordine Minimo:
1 pezzo
Descrizione | Cosce di suini provenienti dalle province di Mantova e Cremona |
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Aspetto | La fetta si presenta di colore rosato, la quantità di grasso è in proporzione ottimale e si presenta di colore bianco rosato |
Sapore | Dolce con delicate note di carne, la speziatura è equilibrata e non predominante |
Stagionatura | Non prevista |
Curiosità | Il San Giovanni nasce nel 1994 dall'idea di Angelo Capitelli di ritornare all'antico metodo di lavorazione del prosciutto cotto utilizzato a Modena. Lo chiama San Giovanni in omaggio a uno dei più famosi salumieri della Milano degli anni '80, Attilio San Giovanni, suo vecchio maestro. Nel 2019 il Prosciutto cotto san Giovanni entra nella categoria "In punta di coltello", la più esclusiva della guida Salumi d'Italia, edita da L'Espresso, e nel 2020 viene riconfermato come il miglior cotto d'Italia |
Selezionato perchè | Non contiene amidi, proteine isolate di soia, derivati del latte, fonti di glutine e polifosfati aggiunti |
Suggerimenti di utilizzo | Va servito posizionato a montagnetta, ad una temperatura compresa tra i 2° e i 10°, ma si presta anche ad essere servito tiepido (max 30°) |
Peso | 11,5 kg circa |
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Confezione | Confezionato in busta di polietilene quadristrato trasparente |
Il produttore
Capitelli - Borgonovo Val Tidone (PC)
Selezionato perchè
Il Prosciuttificio Capitelli nasce nel 1976 a Borgonovo Val Tidone grazie alla passione per il cibo di Claudio Capitelli. Nel 1992 anche Angelo Capitelli,
figlio di Claudio entra in produzione, ponendosi subito l'obiettivo di apportare un contributo originale pur rispettando la tradizione dell'azienda: è così
che nel 1994 i Capitelli hanno "reinventato" il Prosciutto Cotto. Dopo anni di ricerca e sviluppo, pilastri su cui tuttora si fonda l'azienda, si è giunti alla
consapevolezza che le cosce cotte prodotte prima dell'avvento dell'industria alimentare seguivano una lavorazione del tutto diversa da quella degli
anni 90: la carne fresca veniva disossata, conservandone la naturale forma, poi messa semplicemente a bagno con la salamoia per più giorni e
infine, avvolta in pezze di tela grezza, legata saldamente e cotta in capienti contenitori pieni di acqua calda. È così che nasce il cotto San Giovanni,
il prodotto iconico del salumificio, un cotto il cui gusto è esaltato del metodo classico di lavorazione.
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