Il prodotto
Patè di cece bio
Patè di ceci coltivati in regime biologico in Umbria
Codice:
96293
Paese e Luogo di Origine:
Italia - Umbria
Peso:
190 g
Ordine Minimo:
1 pezzo
Descrizione | Patè di ceci biologici |
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Aspetto | Ha una consistenza cremosa e lievemente granulosa; di colore beige |
Sapore | Equilibrato, mai stucchevole, con un buon apporto dato dal succo di limone e dal rosmarino che non stancano il palato |
Selezionato perchè | BioAlberti è un'azienda agraria, interamente biologica, immersa nelle dolci colline Umbre in località Poggio Aquilone e si estende su una superficie di 560 ettari tra la provincia di Perugia e la provincia di Terni |
Suggerimenti di utilizzo | E' una versione più semplice e più delicata del hummus, deliziosa su un crostino per l'aperitivo o come salsa per accompagnare un pinzimonio di carote o di verdure croccanti |
Ingredienti | Ceci biologici, olio extravergine di oliva biologico, succo di limone biologico, sale, cipolla biologica, aglio biologico, rosmarino biologico |
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Peso | 190 g |
Confezione | Confezionato in vasetto di vetro |
Modalità di Conservazione (prodotto confezionato) | Conservare in luogo fresco e asciutto |
Paese di origine ingrediente primario | Italia |
Dichiarazione Nutrizionale | Valore energetico: 944 kJ / 227 kcal Grassi: 14,6 g di cui saturi: 2,1 g Carboidrati: 15,2 g di cui zuccheri: 1,3 g Proteine: 6,6 g Sale: 1 g Valori riferiti a 100 g di prodotto |
Il produttore
BioAlberti - Poggio Aquilone (TR)
Selezionato perchè
Siamo in Umbria, a Poggio Aquilone, un piccolissimo borgo del 1200 tra la provincia di Perugia e quella di Terni:
560 ettari di boschi, prati, pascoli e campi seminativi.
Oggi BioAlberti è un'azienda familiare alla terza generazione: l'obiettivo di Paola e Guido Alberti, a cui si sono aggiunti di recente anche Benedetta e
Andrea, è quello di valorizzare le tradizioni umbre e recuperare le produzioni locali, tipiche del centro Italia, con grande attenzione all'ambiente.
Nel 1996 BioAlberti sceglie di abbracciare la coltivazione biologica. Più di recente ha avviato una collaborazione con l'Università di Perugia per il
recupero dei grani e dei legumi antichi umbri, come ad esempio il farro monococco, progressivamente abbandonato negli anni perchè poco
produttivo, e il cece nero.
Ogni anno l'azienda sperimenta nuove tecniche di coltivazione: ad esempio quella sinergica, associando nello stesso campo cereali e legumi, per
aumentare la produttività e l'autodifesa delle piante senza l'utilizzo di fertilizzanti chimici e senza antiparassitari.
Cereali, legumi secchi, zuppe, ma anche farine, sia di cereali che di legumi, e un originale patè di ceci: tutti prodotti biologici e senza additivi o
conservanti.
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