Il prodotto
Narangi - Canestrato all'Arancia
Canestrato siciliano a latte misto aromatizzato con scorze di arancia siciliana
Codice:
30964
Paese e Luogo di Origine:
Italia - Sicilia
Tipo di Latte:
Ovino, Vaccino
Peso:
2,5 kg circa
Ordine Minimo:
1 pezzo
Descrizione | Latte vaccino e ovino termizzato con scorze di arancia siciliana |
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Aspetto | Appena abbucciato e con crosta canestrata; la pasta è compatta di colore giallo avorio con evidente presenza di scorze d'arancia |
Sapore | Al naso offre note di arancia e macchia mediterranea. Al palato è dolce, fresco, leggermente sapido, piacevolmente agrumato e ben bilanciato |
Stagionatura | Almeno 30 giorni |
Curiosità | Narangi è un prodotto a marchio registrato del Caseificio Passalacqua |
Selezionato perchè | E' un formaggio appena abbucciato, che coniuga due icone sicule: il canestrato e l'arancia |
Suggerimenti di utilizzo | Da provare nella farcitura di un hamburger o a cubetti nelle insalate |
Ingredienti | LATTE vaccino termizzato, LATTE ovino termizzato, sale, scorza di arancia 0.6 %, caglio, fermenti lattici |
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Allergeni ingredienti | Latte e prodotti a base di latte |
Peso | 2,5 kg circa |
Confezione | Confezionato sottovuoto |
Modalità di Conservazione (prodotto confezionato) | Conservare a temperatura inferiore a +4 °C |
Condizioni di impiego | Crosta non edibile |
Paese di origine ingrediente primario | Italia |
Dichiarazione Nutrizionale | Valore energetico: 1592 kJ / 383 kcal Grassi: 30 g di cui saturi: 5,1 g Carboidrati: 4 g di cui zuccheri: 0,4 g Proteine: 26 g Sale: 1,6 g Valori riferiti a 100 g di prodotto |
Il produttore
Caseificio Passalacqua - Castronovo di Sicilia (PA)
Selezionato perchè
La storia del Caseificio ha inizio negli anni '80, quando Salvatore Passalacqua, ancora giovane, abbandona la tradizione familiare di panificazione
per dedicarsi alla produzione e trasformazione del latte, con l'obiettivo di creare un nuovo formaggio che uscisse dagli schemi tradizionali siciliani
ma nel rispetto della genuinità. Alla fine degli anni '90 il ritrovamento di un libricino risalente al 1936, intitolato "I Formaggi Siciliani", incide
profondamente sul suo percorso. Questa stampa descriveva tutti i formaggi siciliani noti, tranne uno ormai dimenticato, che Salvatore decide di
riportare in vita. L'indicazione riportata nel libricino era di dimenticare il formaggio per una decina di giorni, approfittando delle fermentazioni
spontanee che si creavano. Dopo alcune prove, Salvatore porta finalmente a nuova vita quello che diventa uno dei capisaldi della caseificazione
di qualità siciliana: la Tuma Persa. Anche oggi, attraverso un'importante e costante attività di studio e ricerca, Salvatore crea dei formaggi di
altissima
qualità capaci di richiamare il forte legame con la propria terra