Il prodotto
Mozzarella Borgoluce di Latte di Bufala
Mozzarella da 250 g prodotta con latte di bufala da Borgoluce
Codice:
21060
Paese e Luogo di Origine:
Italia - Veneto
Tipo di Latte:
Bufalino Crudo
Peso:
250 g
Ordine Minimo:
1 pezzo
Descrizione | Mozzarella realizzata con latte crudo di bufala veneta proveniente direttamente dall'allevamento di Borgoluce |
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Aspetto | Si presenta di colore bianco, lucida e dalla consistenza soda |
Sapore | Dolce, delicata, poco sapida e con intense note lattiche |
Stagionatura | Non prevista |
Curiosità | Borgoluce è un'azienda che ha fatto di ecosostenibilità e biodiversità la sua missione: 1.220 ettari di pascoli, boschi, allevamenti, campi coltivati, vigneti, frutteti, canali, mulini, caseifici. Un ambiente intatto, di proprietà della famiglia Collalto dal XII secolo |
Selezionato perchè | Viene prodotta esclusivamente con latte crudo ottenuto dalle bufale in lattazione allevate in azienda; ha una filiera cortissima: la trasformazione del latte avviene nel caseificio di proprietà accanto alla stalla; la lavorazione è inoltre del tutto tradizionale: non vengono utilizzati fermenti, ma sieroinnesto |
Suggerimenti di utilizzo | Si consiglia di servire fresca ma non fredda, ottima sulla pizza o per farcire un calzone magari abbinata semplicemente a un pepe verde |
Peso | 250 g |
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Confezione | Busta in polietilene a bassa densità |
Il produttore
Borgoluce - Susegana (TV)
Selezionato perchè
Borgoluce è un'azienda che ha fatto dell'ecosostenibilità e della biodiversità la sua missione: 1.220 ettari di pascoli, boschi, allevamenti, campi
coltivati, vigneti, frutteti, canali, mulini, caseifici. Un ambiente intatto, di proprietà della famiglia Collalto dal XII secolo, quando questa varietà
consentiva di produrre all'interno della tenuta tutti i prodotti necessari alla vita quotidiana. La responsabilità ambientale pervade ogni attività e si
concretizza nell'utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di agroenergie. Tutta l'energia elettrica e termica utilizzata nell'azienda agricola nasce,
infatti, dai sottoprodotti dei boschi, degli allevamenti e delle coltivazioni: il legno viene bruciato da una caldaia a biomassa, mentre un biodigestore
trasforma il letame e l'insilato dei cereali in biogas. Ed è proprio l'amore per questa terra a spingere Giuliana, Ninni e Caterina di Collalto insieme alla
madre Trinidad e al marito di Caterina, Lodovico Giustiniani, ad impegnarsi con grande passione, quotidianamente, nella valorizzazione di un
patrimonio unico nel Veneto, con l'obiettivo di insegnare alle generazioni future a conoscere ed amare la campagna, per consegnare loro, un
giorno, un posto migliore in cui vivere.