Il prodotto
Gallette di Mais Biancoperla
Delicate gallette di Mais Biancoperla del Presidio Slow Food
Codice:
93789
Paese e Luogo di Origine:
Italia - Veneto
Peso:
120 g
Ordine Minimo:
1 cartone da 10 pezzi
Descrizione | Mais Biancoperla prodotto da Borgoluce |
---|---|
Aspetto | Friabile e croccante dal colore perlato |
Sapore | Delicato ed elegante |
Curiosità | Presente in Veneto fin dal Seicento, il mais Biancoperla era impiegato ancora nel secolo scorso da gran parte della popolazione, che ne ricavava la polenta bianca detta anche "di Treviso", delicata e saporita. Le gallette, praticamente prive di glutine, sono realizzate con la pressatura del chicco intero di Mais Biancoperla (Presidio Slow Food) che preserva il germe di grano e gli oli essenziali in esso contenuti, per esaltare le ottime qualità organolettiche del prodotto |
Selezionato perchè | Borgoluce è un'azienda che ha fatto dell'ecosostenibilità e della biodiversità la sua missione: 1220 ettari di pascoli, boschi, allevamenti, campi coltivati, vigneti, frutteti, canali, mulini, caseifici. La filiera è così corta che sta tutta dentro la tenuta . L'impegno e la passione permettono di valorizzare al meglio un patrimonio unico nel Veneto |
Suggerimenti di utilizzo | Si sposano perfettamente con salumi e formaggi, con marmellate oppure semplicemente come snack alterantivo povero di grassi |
Peso | 120 g |
---|---|
Confezione | Confezionate in un sacchetto |
Il produttore
Borgoluce - Susegana (TV)
Selezionato perchè
Borgoluce è un'azienda che ha fatto dell'ecosostenibilità e della biodiversità la sua missione: 1.220 ettari di pascoli, boschi, allevamenti, campi
coltivati, vigneti, frutteti, canali, mulini, caseifici. Un ambiente intatto, di proprietà della famiglia Collalto dal XII secolo, quando questa varietà
consentiva di produrre all'interno della tenuta tutti i prodotti necessari alla vita quotidiana. La responsabilità ambientale pervade ogni attività e si
concretizza nell'utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di agroenergie. Tutta l'energia elettrica e termica utilizzata nell'azienda agricola nasce,
infatti, dai sottoprodotti dei boschi, degli allevamenti e delle coltivazioni: il legno viene bruciato da una caldaia a biomassa, mentre un biodigestore
trasforma il letame e l'insilato dei cereali in biogas. Ed è proprio l'amore per questa terra a spingere Giuliana, Ninni e Caterina di Collalto insieme alla
madre Trinidad e al marito di Caterina, Lodovico Giustiniani, ad impegnarsi con grande passione, quotidianamente, nella valorizzazione di un
patrimonio unico nel Veneto, con l'obiettivo di insegnare alle generazioni future a conoscere ed amare la campagna, per consegnare loro, un
giorno, un posto migliore in cui vivere.