Il prodotto
Farro perlato monococco biologico
Farro monococco perlato coltivato in regime biologico
Codice:
96281
Paese e Luogo di Origine:
Italia - Umbria
Peso:
500 g
Ordine Minimo:
1 pezzo
Descrizione | Farro monococco perlato biologico |
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Aspetto | Grani di medie piccole dimensioni e di color marrone screziato |
Sapore | Delicato di cereali tostati |
Curiosità | Il farro monococco o piccolo farro è il cereale più antico al mondo che fu abbandonato per la sua bassa produttività. Dal punto di vista nutrizionale, il cereale ha un elevato contenuto proteico e un basso contenuto di carboidrati |
Selezionato perchè | BioAlberti è un'azienda agraria, interamente biologica, immersa nelle dolci colline Umbre in località Poggio Aquilone e si estende su una superficie di 560 ettari tra la provincia di Perugia e la provincia di Terni |
Suggerimenti di utilizzo | Può essere utilizzato nella preparazione di zuppe, risotti e insalate fredde; non necessità di ammollo preliminare e ha un tempo di cottura di 30 minuti circa |
Ingredienti | GRANO farro perlato biologico |
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Allergeni ingredienti | Cereali contententi glutine e derivati |
Altri allergeni | Frutta a guscio e prodotti derivati, Semi di sesamo e derivati |
Peso | 500 g |
Confezione | Confezionato in sacchetto in atmosfera protettiva |
Modalità di Conservazione (prodotto confezionato) | Conservare in luogo fresco e asciutto |
Condizioni di impiego | Senza ammollo - Tempo di cottura: 30 minuti circa |
Paese di origine ingrediente primario | Italia |
Dichiarazione Nutrizionale | Valore energetico: 1410 kJ / 333 kcal Grassi: 4,34 g di cui saturi: 0,81 g Carboidrati: 55,9 g di cui zuccheri: 3,3 g Proteine: 16,38 g Sale: 0,02 g Valori riferiti a 100 g di prodotto |
Il produttore
BioAlberti - Poggio Aquilone (TR)
Selezionato perchè
Siamo in Umbria, a Poggio Aquilone, un piccolissimo borgo del 1200 tra la provincia di Perugia e quella di Terni:
560 ettari di boschi, prati, pascoli e campi seminativi.
Oggi BioAlberti è un'azienda familiare alla terza generazione: l'obiettivo di Paola e Guido Alberti, a cui si sono aggiunti di recente anche Benedetta e
Andrea, è quello di valorizzare le tradizioni umbre e recuperare le produzioni locali, tipiche del centro Italia, con grande attenzione all'ambiente.
Nel 1996 BioAlberti sceglie di abbracciare la coltivazione biologica. Più di recente ha avviato una collaborazione con l'Università di Perugia per il
recupero dei grani e dei legumi antichi umbri, come ad esempio il farro monococco, progressivamente abbandonato negli anni perchè poco
produttivo, e il cece nero.
Ogni anno l'azienda sperimenta nuove tecniche di coltivazione: ad esempio quella sinergica, associando nello stesso campo cereali e legumi, per
aumentare la produttività e l'autodifesa delle piante senza l'utilizzo di fertilizzanti chimici e senza antiparassitari.
Cereali, legumi secchi, zuppe, ma anche farine, sia di cereali che di legumi, e un originale patè di ceci: tutti prodotti biologici e senza additivi o
conservanti.
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