“L’innovazione di ieri è la tradizione di oggi e la tradizione rinnova costantemente” - ci dice Fabio Curto mostrandoci l’allevamento, una chicca che sfrutta le più moderne tecnologie produttive: meccanica, robotica e informatica.
”Siamo anche autosufficienti dal punto di vista energetico, sfruttando solo fonti rinnovabili” ci racconta con orgoglio.
Fabio, laurea in Medicina Veterinaria, è l’anima innovativa della famiglia, nonchè l’ultima generazione, con il fratello Stefano e sua moglie Lara. “Le vacche Brune di proprietà vengono allevate con le migliori tecniche e alimentate con foraggi prodotti nella stessa azienda” racconta.
E’ stato curioso vedere come la dieta venga gestita da un robot che pesa e distribuisce le razioni in base all’età e alla situazione delle bovine. Curioso anche vedere le mucche che vanno da sole a farsi mungere, al bisogno, nella stazione automatica che registra tutti i parametri per monitorare il benessere degli animali e la qualità del latte.
Dalla mungitura il latte passa direttamente al caseificio attiguo, il regno di Italo, papà di Fabio: casaro dal 1974, Italo è il custode della tradizione e dell’esperienza, assieme alla moglie Patrizia.
“Tradizione che si rinnova” è il payoff della famiglia Curto, un’azienda dove l’incontro di due generazioni ha saputo davvero creare valore.
In estate gli animali vengono trasferiti al pascolo, in Malga Mariech sul Monte Cesen, a 1500 metri di altitudine, nel comune di Valdobbiadene (TV). Un alpeggio che rivive oggi con attenzione all’ambiente e con la stessa artigianalità contemporanea che contraddistingue Ponte Vecchio; una filiera corta dal latte crudo ai formaggi che garantisce freschezza, artigianalità e tracciabilità, anche a quell’altitudine.