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O lo ami o lo odi: l’amaro è il gusto caratterizzante del tarassaco,  erba spontanea che spopola sui nostri prati in primavera


È giunto ormai il momento! Accantonate piumoni pesanti, guanti e sciarpe, rispolverate le classiche giacche in jeans e di pelle. Pulite per bene le lenti dei vostri occhiali da sole. Dite “arrivederci” a un inverno che, nonostante la sua timidezza, anche quest’anno ci ha fatto vivere tre mesi tra mille strati di vestiti, labbra screpolate, tisane e cioccolate calde.

Tre mesi e almeno altrettante occasioni per riunirsi attorno a una tavola con parenti, amici e tanto cibo.
Con l’inizio della primavera il panorama cambia, tutto sembra avere colori un po’ più accesi. Le giornate si allungano e sembrano invitarci a rilassanti passeggiate, chi in mezzo ai boschi, chi preferisce gli argini dei fiumi. Ed è proprio durante queste camminate che, se osserviamo bene, possiamo riconoscere innumerevoli erbe spontanee commestibili: malva, cicoria selvatica, ortica, luppolo, rosolaccio, borragine, portulaca... e anche il nostro protagonista, il tarassaco!

 il-tarassaco
IL TARASSACO 
Disponibile tra marzo e maggio in qualsiasi prato della nostra penisola, ma solitamente sotto i 1300 mt. Lo si riconosce per le sue foglie allungate, che possono raggiungere facilmente anche i 30 centimetri, mentre i suoi fiori sono grandi e di un bel colore giallo brillante. 

Foglie e fiori sono completamente edibili e si prestano a numerose preparazioni, entrambi hanno però una caratteristica che li accomuna: l’amaro.
Curiosità: è un ottimo alleato per i problemi digestivi! Il-Tarassaco
IL CASSONE 
Cassone con tarassaco, spinacino, pancetta e pecorino Signor G.

Abbiamo scelto uno dei più classici street food emiliani, rivisitando leggermente la farcia! In questo caso l’amaro del tarassaco, piuttosto persistente, diventa piacevole se accostato alla dolcezza dello spinacino e all’acidità del formaggio Signor G.

Le classiche note vegetali del pecorino di Volterra, vanno a braccetto con la parte verde del ripieno e la grassezza della pancetta da una gran mano a sostenere la parte amaricante. Per una maggior rotondità, saltate le erbe con del Peperoncino Jalapeno Chipotle!Il-Tarassaco
LA PASTA 
Penne Bio, tarassaco, Pom Up e Robiola di Roccaverano DOP fresca.

In questa seconda ricetta andiamo a proporre un primo piatto, utilizzando le penne di Pasta Liguria. Un primo piatto che gioca sempre sul contrasto, dove la dolcezza della pasta, l’acidità del Pom Up e della Robiola di Roccaverano DOP Fresca vanno a ridurre l’amaro del tarassaco.

Non buttate l’olio dei Pom Up, un cucchiaio in mantecatura darà ulteriore profumo al piatto!Il-Tarassaco

IL CONTORNO
Insalata di tarassaco e lardo di Colonnata IGP.

L’amaro o lo ami o lo odi e questo contorno non ammette vie di mezzo. La ricetta è molto semplice, il tarassaco crudo ne è l’assoluto protagonista, il lardo verrà cotto in padella e sfumato con dell’aceto.

Il condimento nel quale si mescolano i gusti contrastanti del lardo e dell’aceto, è usato anche per insaporire il radicchio selvatico. Non lesinate con l’aceto, servirà a sostenere la parte amaricante del tarassaco!

Giacomo Chinellato
Commerciale Italia