Bianchi, verdi, violetti e selvatici: protagonisti in cucina in tutte le loro sfumature.
Già raccolto tra Tigri e Eufrate in tempi ben remoti, sembra siano stati gli antichi Romani – altri dicono i Greci – a dare il nome all’asparago.
Seguendo il criterio cromatico, possiamo distinguere tra asparagi:
- bianchi, immacolati in quanto coltivati in assenza di luce,
- verdi, che germogliano all’aperto (da cui il colore della clorofilla),
- violetti, originariamente bianchi ma con le punte che bucano il rifugio sotterraneo colorandosi così al sole,
- selvatici, di forma sottile e colore verde uniforme, che crescono spontanei.
Seguendo la scala cromatica si può ricostruire anche quella del gusto: dai bianchi più delicati ai verdi dal gusto più intenso, fino a quelli violetti e selvatici che presentano dei toni di amaro.
da: verduredistagione.it
Ispirati da veduredistagione.it, ecco di seguito le nostre proposte di abbinamento con gli asparagi.
L'asparago bianco è dolce, delicato e leggermente sulfureo; si accompagna a salumi caratterizzati da sensazioni di grasso, sapidità e carattere come il Prosciutto Grigio del Casentino Slow Food, lo Speck Bernardi e la Pancetta Campagnola
L'asparago verde è intenso, erbaceo e con note tostat. Si abbina a formaggi con buoni spunti di sapidità e con piacevoli note di burro cotto e panna come il Pecorino fresco di Pienza, il Castelrosso e il Brie de Meaux AOC Donge